In epoca più recente, la valle Staffora è stata teatro dell'insediamento dei Liguri. Si tratta di una popolazione su cui le fonti storiche sono molto scarse e stereotipate e ricordano in genere la loro condizione primitiva. I Liguri sono una popolazione diffusa nell'Italia centrosettentrionale, in un'area corrispondente alla Toscana settentrionale, alla Liguria, al Piemonte e Val d'Aosta e alla Lombardia odierne, oltreché a frange montane dell'Emilia e del Trentino. Verso il VI secolo a.C. i Liguri occupano tutta la zona compresa tra la foce del Rodano e l'Italia centrosettentrionale, arrivando addirittura alla Corsica e alla Francia.
I Liguri abitavano in borghi formati da capanne sparse e, non di rado, nelle caverne naturali, comuni sugli Appennini. Si occupavano di agricoltura di sussistenza, che non alleviava gli stenti e la povertà di cibo, dovuti alla conformazione montuosa del territorio appenninico. Altra fonte di cibo erano la caccia e la pesca, ove possibile. Per queste popolazioni il monte Penice aveva la prerogativa di montagna sacra: qui è stata rinvenuta nel 1924 una statuetta votiva, databile all'inizio dell'Impero, che testimonia la persistenza del monte come luogo di culto fin dai tempi antichi. La figura più venerata delle divinità liguri è Cicno (cigno), mitico re di questo popolo.
Dopo l'arrivo dei Celti nel VI-V secolo a.C., si forma una nuova stirpe, quella Celto-ligure, che si insedia nella valle Staffora mediante piccole tribù, che abbandonano le alte vette per insediarsi a mezza costa, in posizione più favorevole per procacciarsi il cibo. È il periodo della fondazione di villaggi come Varzi e, in seguito, Iria (Voghera). I Celti, al contrario dei Liguri, sono popolazioni linguisticamente appartenenti al ceppo indoeuropeo. La loro massima diffusione si colloca nel III secolo a.C., quando arrivano fino all'Asia Minore, partendo dalle zone di origine, cioè il corso superiore del Danubio e la Francia orientale. Sono popolazioni in cui prevale il sentimento tribale e l'appartenenza a piccoli gruppi, stanziati in un proprio territorio con insediamenti sparsi e governati in origine da un re.
Solo dopo la sconfitta di Annibale a Zama nel 202 a.C. i Romani riprendono la lotta contro i Liguri, sottomettendoli definitivamente nel 197 a.C. Inizia il periodo di dominazione romana, caratterizzata da insediamenti di presidi e colonie militari in pianura e lungo la via Postumia. La via Postumia è una strada consolare fatta costruire dal console romano Aulo Postumio Albino nel 148 a.C.; collegava Genova con Aquileia, passando per Libarna (presso Serravalle Scrivia), Derthona (Tortona), Clastidium (Casteggio), Placentia (Piacenza), Cremona, Verona Vicetia (Vicenza), Opitergium (Oderzo). Si tratta per lo più di una strada "di arroccamento", cioè una direttrice per gli spostamenti veloci delle truppe per la difesa del territorio e il suo controllo.
Silvia Marchese
pubblicato anche in:
Alla scoperta di Santa Margherita
Staffora /
"Museo civico di Scienze naturali di Voghera" : cura -- Voghera : 2005
"Museo civico di Scienze naturali di Voghera" : cura -- Voghera : 2005
Bibliografia consigliata
- A Massinigo cuocevano i laterizi = Oltre. Luglio 1992
- Santa Margherita Staffora (PV). Loc' Massinigo: restauro della fornace romana / D Caporusso, U Valdata = Notiziario della Soprintendenza archeologica della Lombardia. 1983.
- Il civico Museo archeologico di Casteggio e dell'Oltrepò pavese -- 2000
- Storia di Varzi. 1 / F De Battisti -- 1996
- Fornace romana di Massinigo nella Valle della Staffora / D Pace = Sibrium. 6. -- 1961
- Esame tecnologico dei materiale presumibilmente trattati nei forni ceramici di Massinigo (Pavia) e di Serle (Brescia) / C Storti = Sibrium. 6. -- 1961
- Tesori della Postumia -- Electa : 1998
- Santa Margherita Staffora (PV). Loc' Massinigo: sistemazione didattica
della
fornace romana / A Villa = Notiziario della Soprintendenza Archeologica della Lombardia. 1984